Medicina Generale
Medicina Generale
Canali Minisiti ECM

Medici convenzionati: cauto ottimismo sul rinnovo degli accordi

Medicina Generale Redazione DottNet | 17/01/2019 13:41

L'ultimo Acn ha riconosciuto gli arretrati al 2017 ma ha mantenuto gli emolumenti fermi al 2010

E' un "cauto ottimismo" quello che segue l' incontro di questa mattina tra i rappresentanti della medicina convenzionata e Sergio Venturi, presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità. L' incontro è stato chiesto da Paolo Biasci (presidente Fimp), Antonio Magi (segretario generale Sumai Assoprof) e Silvestro Scotti (segretario generale Fimmg) con il preciso intento di sbloccare lo stallo riguardante le trattative per il rinnovo degli accordi collettivi nazionali. "Questioni - ribadiscono i sindacalisti - sulle quali si deve intervenire con celerità". La ragione è, comprensibilmente, uno stato di grande agitazione dell' intera categoria convenzionata, legata al fatto che le trattative per il completamento del rinnovo convenzionale 2016-2018 sono ormai "arenate da mesi e devono trovare soluzioni anche aspetti economici non più rimandabili", rimarcano i sindacati. E non è, al momento, neanche chiaro quale sia l' interlocutore designato. Di "incontro positivo" parla Antonio Magi, fiducioso per le rassicurazioni ottenute dalla Conferenza Stato-Regioni rispetto alla "celerità con la quale verrà definita la governance della Sisac". Senza la quale, ricorda Magi "le trattative non possono andare avanti".

pubblicità

 "L' intera categoria dei medici convenzionati - avverte Paolo Biasci - si sente, a giusto titolo, gravemente frustrata visto il mancato adeguamento degli emolumenti, bloccato ancora al 2010, bisogna sia chiaro che l' ultimo Acn ha riconosciuto gli arretrati al 2017 ma ha mantenuto gli emolumenti fermi al 2010". Nel dibattito sono poi centrali le questioni che riguardano la medicina generale, portate avanti da Silvestro Scotti che ribadisce ancora una volta l' esigenza di "definire quanto previsto in finanziaria in merito all' Inail, ma anche quanto verrà fuori dal decreto semplificazioni per l' accesso dei medici all' area della medicina generale, temi su cui abbiamo già espresso in assenza di risposte la necessità di adire le necessarie azioni rivendicative". "Dunque, un incontro soddisfacente - concludono i sindacati della medicina convenzionata - ma anche la necessità di proseguire ora con grande celerità, sulla base delle affermazioni dell' Assessore Venturi che soprattutto rispetto alla governance della Sisac ha rassicurato con soluzioni che dovrebbero essere definite entro fine gennaio dalla Conferenza delle Regioni, e in caso di difficoltà con l' impegno del Comitato di Settore di assumere la responsabilità della prosecuzione delle trattative, così da evitare che gli impegni presi restino solo dei buoni propositi".

Commenti

I Correlati

Medici dall'estero, le regole del gioco

Sindacato | Redazione DottNet | 22/05/2024 18:34

Di Silverio (Anaao): "Continueremo a denunciare tutti i percorsi di reclutamento imposti o subordinati a regole non scritte perché in gioco, forse in molti se ne dimenticano, c’è la salute e la cura delle persone"

L’obiettivo è sviluppare l’offerta sanitaria dei Medici di medicina generale con il supporto gestionale e organizzativo delle cooperative mediche di servizio

"Non si può pensare di realizzare gli obiettivi posti senza comprendere la centralità degli specialisti ambulatoriali chiamati a collaborare con altri professionisti nelle tanto attese Case della Comunità"

Franco: “Per rendere efficienti ed efficaci le azioni della Medicina Generale, servono interventi sulla Sanità Territoriale come l’acquisizione e l’aggiornamento di competenze sia professionali che organizzative"

Ti potrebbero interessare

L’obiettivo è sviluppare l’offerta sanitaria dei Medici di medicina generale con il supporto gestionale e organizzativo delle cooperative mediche di servizio

Franco: “Per rendere efficienti ed efficaci le azioni della Medicina Generale, servono interventi sulla Sanità Territoriale come l’acquisizione e l’aggiornamento di competenze sia professionali che organizzative"

Chi è affetto da patologie gravi e validanti potrà beneficiare delle prestazioni di sostegno senza dover attendere l’esito della valutazione sulla propria condizione da parte della commissione Inps

Scotti: Il problema è che questa figura potrebbe nel breve tempo non esistere più per milioni di persone e infine scomparire se non si risolverà l’emergenza della carenza che si sta progressivamente estendendo in tutto il Paese